Cambio di nome in arrivo - dopo 35 anni - per il costruttore auto coreano SsangYong, appena uscito da una lunga crisi, con tanto di amministrazione fallimentare, e ora incamminato verso un futuro differente. La società - ma il cambio deve essere ancora ufficializzato dall’assemblea degli azionisti e diventerà nel caso operativo in marzo - si chiamerà d’ora in poi KG Mobility.
“Le nostre auto - ha spiegato Kwak Jea-sun, presidente di SsangYong Motor, durante un evento ospitato dalla Korea Automobile Journalists Association - usciranno con il marchio KG. Abbiamo deciso di scegliere un altro nome, ma la storia non cambierà e le condizioni saranno le stesse. SsangYong Motor ha un fascino particolare, ma anche un'immagine dolorosa”. Kwak è amministratore delegato di KG Chemical, il maggiore azionista di KG Eco Technology Services (ETS) che detiene il 100% di KG Mobility.
Il cambiamento arriva dopo che, in ottobre, un consorzio guidato proprio da quest'ultima azienda ha acquisito il 62% della casa automobilistica, assediata dai debiti e sul punto di dover chiudere definitivamente i battenti.
Una lunga storia
SsangYong trae le sue origini dall'officina automobilistica Ha Dong-Hwan, fondata nel 1954. Il nome è poi cambiato in Shinjin Motors nel 1967 e in Dong-A Motor nel 1975, mentre SsangYong Motor è stato utilizzato per la prima volta nel 1998.
Da allora il costruttore ha avuto quattro diversi proprietari: Daewoo Motors, un pool di creditori, Shanghai Automotive Industry, società statale cinese, e l’indiana Mahindra & Mahindra. Ha registrato perdite operative per 23 trimestri consecutivi, nonostante una serie di suv popolari come Rexton, Korando e Tivoli.
La società è stata posta in amministrazione controllata nell'aprile 2021, poiché Mahindra non è riuscita a trovare nuovi investitori, tra la pandemia e le difficoltà finanziarie.
La rinascita
L'acquisizione di SsangYong Motor da parte del consorzio KG ha aiutato la casa automobilistica a uscire dalla ristrutturazione del debito, durata 18 mesi e condotta dal tribunale. Negli ultimi vent'anni, SsangYong è stata sottoposta a due precedenti cicli di amministrazione giudiziaria per mancanza di interesse da parte degli acquirenti e condizioni di mercato sfavorevoli.
Ultimamente, però, ha registrato un'accoglienza positiva per il nuovo suv di medie dimensioni Torres, il primo veicolo completamente nuovo in quattro anni che ha ottenuto successo soprattutto in America Latina. Da luglio, ne sono stati prenotati circa 19.510 esemplari, superando di gran lunga l'obiettivo prefissato. L'anno scorso l'azienda ha venduto 56.363 auto sul mercato nazionale coreano.
La versione elettrica di Torres, che per ora si chiama U100, sarà commercializzata nell'autunno del prossimo anno. SsangYong prevede anche di lanciare un pick-up elettrico nella seconda metà del 2024.