Porsche testa le auto col 5G.

Patrizia Licata ·

Il Nardò Technical Center (NTC) di Porsche rende sempre più avanzata la sua infrastruttura per lo sviluppo e il test dei veicoli connessi del futuro. L’alleato delle 20 piste di prova che si estendono per 700 ettari è la connettività mobile di quinta generazione, o 5G, che offre alta velocità e stabilità del segnale e larga capacità di banda.

I dati dei veicoli e delle infrastrutture connesse vengono scambiati in tempo praticamente reale (con latenza sotto i 10 millisecondi), un’altra caratteristica fondamentale per le auto intelligenti e automatizzate che devono elaborare enormi quantità di informazioni digitali, incluse le immagini, e decidere rapidamente se avanzare, sterzare o frenare.

Porsche si allea con le Tlc

Per portare la connettività 5G al centro tecnico di Nardò, gestito da Porsche Engineering e di proprietà del gruppo Porsche, il costruttore tedesco ha usato gli apparati di rete del fornitore svedese Ericsson e i servizi tlc di Vodafone Business.

Il centro pugliese ha un’infrastruttura di telecomunicazione dedicata con nove stazioni radio mobili che si interconnettono tramite una dorsale in fibra ottica, moltiplicando la capacità di banda e garantendo un alto livello di sicurezza dei dati.

L'innovazione per l’industria dell’auto

Rispetto alle precedenti generazioni mobili, la tecnologia 5G ha molte più applicazioni industriali, perché permette lo scambio affidabile, veloce e sicuro di un’altissima quantità di dati. La robotica è una di queste applicazioni e le aziende delle auto la stanno sperimentando anche per gli impieghi nelle fabbriche.

Nel Nardò Technical Center il 5G supporta le attività di sviluppo e test facendo dialogare le auto tra loro, con l’infrastruttura e con i sistemi centrali che ne controllano le operazioni. Con questa super rete Porsche e i clienti del Nardò possono simulare le più complesse situazioni in cui le auto del futuro si potranno trovare, inclusa, ovviamente, la guida al cento per cento autonoma.

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