Elettrico, l'Euro NCAP spiana la via ai cinesi.

Paolo Odinzov ·

Auto più convenienti, dotate di molte caratteristiche high tech ma soprattutto capaci di garantire il massimo quanto a sicurezza: così i produttori cinesi di veicoli elettrici stanno cambiando volto ai loro modelli per "aggredire" il mercato europeo, progettando una vera è propria invasione riguardo alla quale ha recentemente espresso forti preoccupazioni perfino il presidente francese Macron.

Aumentare la credibilità

"Le Case della Repubblica Popolare, come Great Wall Motor con il sub brand Ora oppure Aiways e BYD, hanno capito che la sicurezza gioca una ruolo fondamentale nel processo di vendita in Europa”, ha spiegato Matthew Avery, direttore del centro ricerche britannico Thatcham Research, finanziato da assicuratori e membro del cda di Euro NCAP. Di conseguenza stanno velocemente cambiando i loro standard in materia, andando ben oltre ai requisiti legali richiesti nel Paese d’origine, dopo che i terribili fallimenti dei crash test nel 2006 e nel 2007 hanno dato l'impressione che le loro auto non fossero sicure.

Il 20% di quota

Svolta, questa, grazie alla quale la società di consulenza automobilistica francese Inovev stima che entro il 2030, quando i veicoli elettrici costituiranno il 40% delle vendite di auto nuove in Europa, i marchi cinesi rappresenteranno tra il 12,5% e il 20% di quel mercato, con vendite comprese tra 725mila e 1,16 milioni di veicoli. Cifra che potrebbe addirittura aumentare se le case europee non riusciranno a proporre veicoli a batteria con prezzi accessibili.

Cambio di passo con le flotte

L'elevata domanda di auto a batteria, a causa delle carenze della catena di approvvigionamento, ha infatti consentito ai marchi europei di aumentare i prezzi dei loro veicoli a zero emissioni concentrandosi sui clienti al dettaglio. Al contrario di quanto hanno fatto i costruttori cinesi, puntando invece sulle vendite riservate alle flotte e alle società di autonoleggio che costituiscono oggi circa la metà di tutte le immatricolazioni di auto nei principali mercati, tra cui Germania, Francia e Regno Unito, arrivando a conquistare da noi nei primi 9 mesi del 2022 una quota del 5,8% nel mercato dell’elettrico.

È dunque opportuno un cambio di passo da parte di Volkswagen, Bmw & Co essendo le preoccupazioni di Macron certamente non infondate.

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