La grande diffusione degi due ruote "da città" è proporzionale all’allargamento della platea di motociclisti. Uno scooter si può, effettivamente, considerare alla stregua di una moto, caratteristiche tecniche affini, prestazioni generose e sistemi elettronici di assistenza alla guida simili ai modelli motociclistici. Perciò è ormai improprio relegarli alle strade urbane, servendosene solo per scartare il traffico fra casa e ufficio. Uno scooter può essere un fedele compagno anche per vivere il piacere di un viaggio.
Non avere fretta
Tra gli argomenti "a favore", la rilevante “abitabilità”: perchè l’ergonomia punta su misure comode. Chi sale in sella adotta una posizione di seduta certamente più vicina al naturale rispetto a quella richiesta sulle moto, e la medesima cosa vale anche per il passeggero. Le gambe hanno abbondante spazio, i piedi si possono spostare sulla pedana, se non sempre lateralmente, sicuramente in avanti o indietro. È tuttavia opportuno programmare una o più pause, a seconda della lunghezza dell’itinerario, non necessariamente per fare rifornimento, ma per "sciogliere" schiena ed arti e risalire in sella con ritrovata energia e maggiore lucidità.
Controllare il proprio mezzo
Prima di partire è opportuno eseguire una revisione allo scooter: oltre alle consuete verifiche su materiali di consumo, come cablaggi elettrici, cavi, freni e pneumatici, sarebbe bene controllare i cuscinetti dello sterzo, il serraggio nella zona del cannotto e, casomai, considerare la possibilità di sostituire l’olio all’interno degli steli della forcella; un buon lavoro della sospensione anteriore è di aiuto all’assetto dinamico dello scooter, soprattutto in considerazione che un viaggio si affronta in condizioni diverse da quelle degli spostamenti in città. Non fosse altro per il carico di bagagli: già senza averne, in uno scooter la ripartizione del peso è sbilanciata verso il posteriore, per il motore, per una carrozzeria più voluminosa, il peso di sella e meccanismi di apertura. È perciò consigliabile cercare di sistemare sacche e borse pesanti prevalentemente nel sottosella, lasciando spazio nel bauletto posteriore alle cose più leggere.
Occhio agli pneumatici
Gli pneumatici sono un altro degli aspetti fondamentali alla tenuta di strada quando si viaggi a pieno carico. È vero che la pressione va verificata, ma attenzione, alle abituali pressioni è consigliabile togliere 0,1-0,2 bar, le temperature estive, e il surriscaldamento da rotolamento continuo e dal sovraccarico, tendono a gonfiarli: meglio prevenire.
Ovviamente l’usura del battistrada deve essere limitata: semmai lo pneumatico anteriore, ad esempio, fosse vecchio, le tele interne potrebbero essere così deteriorate da innescare fastidiosi ondeggiamenti longitudinali, che a velocità autostradali potrebbero essere particolarmente pericolosi.
Privilegiare l'abbigliamento tecnico
Un ultimo consiglio lo dedichiamo all’abbigliamento e alla sua utilità: è vero, il caldo induce a preferire abiti leggeri all’abbigliamento tecnico, ma smanicati e analoghi, oltre che non proteggere da eventuali incidenti, lasciano più varchi d’ingresso agli insetti, fra cui le api, che trovandosi in trappola potrebbero iniziare a pungere. Nel caso, oltre a un paio di pinzette a portata di mano, meglio avere un antistaminico – ma per tutto questo è meglio chiedere al proprio medico – che aiuterebbe a fermare il dolore, proteggendo. Da non dimenticare che l’assunzione di un farmaco potrebbe indurre sonnolenza, quindi un abbassamento del livello attentivo alla guida. E non va sottovalutata l'esigenza di bere: il vento, soprattutto se caldo, potrebbe disidratare pericolosamente. E ora buon viaggio a tutti.