La mancanza di disponibilità di stazioni di ricarica rapida è considerata uno dei principali ostacoli alla diffusione delle auto elettriche. A mitigare il problema potrebbe però adesso contribuire Tesla. Secondo la testata americana Electrek, molto vicina alla azienda di Elon Musk, il costruttore californiano sarebbe infatti intenzionato a consentire anche ad altri produttori di utilizzare la sua rete di colonnine Supercharger.
Trattative in diversi Paesi europei
La svolta, sempre secondo il sito, dovrebbe partire a settembre 2022 dalla Norvegia intenzionata a finanziare con fondi governativi la costruzione di ulteriori stazioni di ricarica Tesla nel Paese. Ed è di pochi giorni fa la notizia che anche in Germania il ministro dei Trasporti Andreas Scheuer è in trattative per una questione simile con Musk.
120 chilometri di autonomia in 5 minuti
La rete Supercharger di Tesla è al momento la più grande realizzata da un singolo produttore di auto. Comprende circa 25mila stazioni di ricarica rapida in 2.700 località in tutto il mondo, posizionate in genere vicino a ristoranti, negozi e centri commerciali.
Le tariffe sono calcolate per kilowattora o a minuti con due livelli di prezzo seconda della potenza di ricarica che può arrivare 250 chilowatt permettendo ad esempio ad una Tesla Model 3 Long Range, di ottenere fino a 120 chilometri di autonomia attaccando la spina per soli 5 minuti.