Le donne sono coinvolte in un numero minore di incidenti d'auto rispetto agli uomini. Ma quando succede, hanno il 73% di probabilità in più di rimanere ferite e il 28% in più di morire, secondo i nuovi dati dell'Insurance Institute for Highway Safety. Secondo l'ente di ricerca, tra le cause, anche l'uso ancora limitato di manichini da crash test che corrispondano a un corpo femminile "medio", nonostante le donne rappresentino più della metà dei conducenti statunitensi.
Richiesti aggiornamenti nelle normative
"È assolutamente inaccettabile - ha dichiarato Jason Levine, direttore esecutivo del Center for Auto Safety - quello che stiamo rilevando dagli studi più recenti è che la protezione nel caso di incidente non è uguale, non c’è parità".
L'istituto richiede il rinnovo dei dati e aggiornamenti sulle normative federali per far avanzare gli studi sull'impatto degli incidenti su donne e altre fisicità scarsamente rappresentate nei test di sicurezza. L'obiettivo è quello di costruire "dummies" migliori per aumentare la sicurezza dei veicoli.
Cause e contesti
Carla Bailo, ceo del Center for Automotive Research di Ann Arbor, ha affermato che il motivo per cui non viene favorito l'uso di manichini femminili di medie dimensioni "ha a che fare con il fatto che le donne non abbiano guidato per molto tempo, e una volta iniziato, si presumeva per pregiudizio che si trattasse solo di brevi tragitti per commissioni domestiche".
La National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa) ha introdotto l'uso di manichini femminili nel 2003, ma vengono usati in un numero limitato di test, e spesso non al volante delle vetture. Euro NCAP, il progetto europeo di sicurezza stradale di cui fa parte ACI, usa "dummies" femminili e dal 2015 ha introdotto diverse taglie e fisicità "differenti". Ma c’è ancora molta strada da fare.