E’ possibile far rinascere un veicolo figlio della guerra fredda? E’ la domanda che si è posto Daniel Hájek, giovane designer del centro stile Škoda, che ha reinterpretato in chiave moderna un modello storico della Casa ceca, il furgone 1203.
Coerente con l'immagine Skoda
Nonostante sia quasi sconosciuto in occidente, lo Škoda 1203 è un veicolo estremamente popolare nell’Europa dell’est. “In un certo senso è stata la mia prima automobile", racconta il designer, "la mia famiglia ne aveva una in campagna e quando avevo quindici anni me la lasciavano guidare nelle stradine attorno ai campi”.
“Ipotizzare un futuro per il 1203 non è stata solo una scelta dettata da nostalgia – continua Daniel Hájek - Un veicolo del genere rispecchierebbe perfettamente l’immagine del brand nel nuovo millennio, ovvero grande attenzione allo spazio interno e alla praticità”.
Destinato al tempo libero
Da veicolo commerciale, lo Škoda 1203 diventa - nella fantasia del designer - un van destinato al tempo libero e al turismo, allestito a mo’ di camper con tanto di tetto a soffietto (che ospita un letto matrimoniale). Un’alternativa vintage all’attuale Volkswagen California, ma Hájek avverte: “Non volevo scadere nell’ovvio realizzando un design troppo rétro”.
I richiami al passato si mescolano quindi con elementi moderni, come i proiettori anteriori semicircolari e circondati da una firma luminosa a led. Sulla fiancata spunta la nervatura longitudinale che contraddistingue l’attuale linguaggio stilistico Škoda, mentre il posteriore è dominato da una striscia a led che si estende in larghezza, come vuole la moda del momento.
Un ipotetico futuro elettrico
Si tratta, come precisa l’autore, di render che non hanno alcun collegamento con un futuro modello di produzione. Eppure, la vettura non sarebbe totalmente irrealizzabile, dal momento che il gruppo Volkswagen sta lavorando a un veicolo molto simile: un van elettrico basato sulla piattaforma Meb e derivato dalla concept ID.Buzz, a sua volta ispirata a uno storico furgone del passato, il pulmino “Bulli” di Volkswagen.
Tra l’altro, quello tra il Volkswagen Transporter e lo Skoda 1203 è un legame che dura sin dagli albori. Il furgone della Casa ceca (all’epoca si parlava di Cecoslovacchia) venne concepito negli anni '60 con lo scopo di creare un’alternativa al van della Casa tedesca per i paesi del blocco sovietico. La base meccanica era quella della berlina Škoda 1202, più moderna del “Bulli” grazie al motore raffreddato a liquido posto anteriormente.
Diffusione globale
La vettura venne presentata alla fiera dell’ingegneria di Brno il 14 settembre 1968, in una situazione di alta tensione dovuta all’invasione sovietica del paese, che neanche un mese prima (il 21 agosto) aveva messo fine alla cosiddetta “primavera di Praga”. Lo Škoda 1203 divenne ben presto uno dei principali veicoli commerciali nei paesi del Patto di Varsavia, ma grazie ai contratti con le “nazioni amiche” del blocco socialista la sua diffusione fu globale (oggi è ancora possibile trovarne esemplari marcianti in Egitto, ex-Jugoslavia, Angola, Cuba e Afghanistan).
Inizialmente lo Škoda 1203 era riservato alle aziende riconosciute dallo stato e alle amministrazioni pubbliche, in quanto l’economia centralizzata della Cecoslovacchia disincentivava le attività private. Le famiglie, quindi, potevano acquistarne esclusivamente esemplari di seconda mano, una volta che venivano dismessi dalle imprese. Lo Škoda 1203 rimase sostanzialmente immutato per 29 anni (la produzione terminò solo nel 1997), e venne declinato in numerose varianti, dall’autoambulanza al minibus.