Tesla, affidabilità nel mirino.

Paolo Borgognone ·

Le azioni volano ma Tesla ha un problema: quello della affidabilità. Questo, almeno, a leggere il report annuale di Consumer Reports, una pubblicazione che dal 1936 annualmente rende noti i risultati dei test condotti su prodotti di ogni genere in vendita negli Usa e consiglia agli acquirenti i migliori in ciascun settore merceologico.

Tutti i guai

Nella sua edizione 2020 la rivista ha tolto dai “consigli per gli acquisti” la Model S che pure – nel 2015 – risultava essere la migliore quattro ruote di sempre per gli scrupolosi ricercatori Usa. Fra le criticità che sono rilevate alcuni problemi alle sospensioni e difficoltà nel funzionamento del computer principale di bordo e anche nel touch screen sul cruscotto.

Consumer Reports prende di mira anche la nuova arrivata Model Y: in questo caso i problemi riguarderebbero in particolare il rischio di implosione del tetto panoramico – come già riportato in un incidente – e la affidabilità generale definita “molto bassa”.

La Model 3, pur con alcuni rilievi anche in questo caso riguardanti soprattutto l’ingombrante touch screen al centro dell’abitacolo, rimane l’unica Tesla “consigliata” dal report che, comunque, pone il marchio californiano al penultimo posto dei 26 presi in esame, oltretutto con una posizione in meno rispetto all’anno precedente. L’unico a fare peggio è il brand Lincoln.

Una vecchia storia

Molti dei problemi identificati da Consumer Reports sulle Tesla sono di vecchia data. Il costruttore ha già fatto sapere ai proprietari delle prime edizioni di Model S e X che rimborserà le riparazioni per guasti o malfunzionamento dei computer principali.

Un problema che si manifesta con un touchscreen senza comandi e l’impossibilità di accedere a controlli come quello della temperatura o alla telecamere posteriore. Su questi guasti è in corso anche un'inchiesta della National Highway Traffic Safety Administration - l'ente federale americano per la sicurezza sulle strade - che potrebbe arrivare a costringere il costruttore a dei richiami forzati per un totale di circa 159mila veicoli.

Giapponesi al top

La classifica di Consumer Reports segnala ai primi tre posti marchi giapponesi: per la prima volta a svettare è Mazda – seconda l’anno passato – che precede Toyota e Lexus (nel 2019 al top della classifica). A seguire Buick, Honda e Hyundai, quindi Ram, Subaru, Porsche e Dodge che completano la top ten.

L'indagine, che riguarda modelli messi in circolazione tra il 2000 e il 2020, si basa sui dati raccolti dai proprietari di oltre 300mila veicoli. L'organizzazione no profit assegna quindi un coefficiente di affidabilità - in base alla quantità di problemi segnalati e ad altre misure - che è un elemento chiave per il punteggio complessivo.

Tra i parametri presi in esame anche le prestazioni nei test su strada, i risultati del sondaggio sulla soddisfazione del proprietario, se un veicolo viene fornito con i principali sistemi di sicurezza e – se applicabili - i risultati dei crash test.

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