Piccole, pratiche, economiche. Le citycar sono amate da un pubblico piuttosto differenziato, perfette per muoversi in città e hanno costi di gestione contenuti. Grazie a propulsori a benzina sempre più efficienti a cui spesso si aggiunge un sistema ibrido, full o mild hybrid, queste piccole vetture sono anche le meno inquinanti del mercato (elettriche escluse).
Ecco quali sono e quanto costano le cinque citycar più pulite in termini di emissioni di anidride carbonica per ogni chilometro percorso. Tutte queste vetture godono degli incentivi statali all’acquisto per auto con emissioni di CO2 comprese tra i 61 e i 90 grammi per chilometro. L’importo dell’aiuto è pari a 1.750 euro (più 2mila del concessionario) in caso di rottamazione di una vettura di almeno 10 anni e di 1.000 euro (+1.000 di contributo del concessionario) senza rottamazione. Gli inventivi restano in vigore fino al 31 dicembre 2020.
Toyota Yaris
In termini di efficienza ed emissioni la nuova Toyota Yaris non ha rivali. Il motivo è presto detto: la giapponese è l’unica citycar sotto i quattro metri di lunghezza a essere dotata di sistema full hybrid. Il motore elettrico lavora in sinergia con il 1.5 benzina tre cilindri per una potenza complessiva di 116 cavalli ed emissioni di CO2 per chilometro pari a 64 grammi. Tutta questa tecnologia ha un prezzo: la Yaris Hybrid (3,94 metri di lunghezza, 1,75 di larghezza e 1,46 di altezza) ha un prezzo di partenza da 21.500 euro.
Citroën C1
La compattissima utilitaria francese (3,47 metri di lunghezza, 1,62 di larghezza e 1,46 di altezza) stupisce per la sua efficienza. Il piccolo 1.0 tre cilindri a benzina da 72 cavalli riesce ad emettere appena 85 grammi di CO2 per ogni chilometro percorso senza essere supportato da un sistema ibrido. Un ottimo risultato, ottenuto grazie al sapiente mix di equipaggiamenti e optional per non aumentare troppo il peso della C1. Prezzo da 10.750 euro.
Peugeot 108
La Peugeot 108 (3,48 metri di lunghezza, 1,62 di larghezza e 1,46 di altezza) è parente stretta della Citroën C1. Le due francesi condividono pianale, equipaggiamenti tecnologici e propulsori. Anche la 108 è infatti spinta dal 1.0 tre cilindri a benzina da 72 cavalli di potenza e i risultati in termini di efficienza ed emissioni di anidride carbonica sono identici alla cugina francese: 85 grammi di CO2 per chilometro. Il prezzo, però, è più alto: si parte da 12.700 euro.
Fiat 500 Hybrid
Quarto posto per la Fiat 500 in versione ibrida leggera. La piccola mild hybrid può contare sul 1.0 a benzina e tre cilindri accoppiato ad un generatore da 3,5 chilowatt e a una batteria agli ioni di litio. Il sistema sviluppa una potenza complessiva di 70 cavalli con emissioni di CO2 per ogni chilometro pari a 88 grammi. La 500, 3,55 metri di lunghezza, 1,63 di larghezza e 1,49 di altezza, può contare su design ed equipaggiamenti più modaioli delle concorrenti. Un esempio? il rivestimento dei sedili è in parte ricavato dalle plastiche recuperate nel mare e certificato dalla società spagnola Seaqual Initiative. I prezzi della 500 Hybrid partono da 15.350 euro.
Fiat Panda Hybrid
Se tre porte sono poche l’alternativa ibrida in casa Fiat si chiama Panda. La Panda Hybrid è spinta dal 1.0 Firefly abbinato a un motorino elettrico e un pacco batterie da 0,13 chilowattora. Il sistema sviluppa 69 cavalli di potenza, sufficienti, secondo quanto dichiarato da Fiat, a tagliare le emissioni del 30% rispetto al vecchio 1.2 a quattro cilindri. La Panda Hybrid, 3,65 metri di lunghezza, 1,64 di larghezza e 1,5 di altezza, emette 89 grammi di CO2 per ogni chilometro percorso. Prezzi a partire da 13.750 euro.