Škoda Octavia, ambasciatrice dell'est.

Massimo Tiberi ·

Entrata a far parte del gruppo Volkswagen dal 1990, Škoda è oggi un marchio importante e commercialmente in costante crescita nell'ambito del colosso tedesco. Nella gamma, il punto di forza è la Octavia, una medio-compatta che appartiene alla famiglia Golf ma che si distingue soprattutto per quanto riguarda spazio per i passeggeri e controvalore rispetto ai prezzi.

Carta vincente

Škoda Octavia è l’erede di un modello nato sessant'anni fa in un contesto completamente diverso, rappresentando il rilancio della casa di Mlada Boleslav nel dopoguerra. C’era ancora la Cecoslovacchia e l’economia del Paese era quella pianificata dei sistemi socialisti che, per quanto riguarda il settore auto, assegnava alla Tatra la produzione limitata di vetture di fascia superiore riservate alla nomenclatura e alla Škoda di guardare al mercato più ampio e popolare, senza trascurare neppure l’occidente.

Com'era fatta

A partire dal 1959, la Octavia diventa dunque un’arma strategica, che riuscirà a inserirsi con discreti risultati in Europa e perfino in America Latina, dove verrà realizzata una linea di assemblaggio in Cile. Per la sua epoca è una berlina moderna, al passo con i tempi e con rivali come ad esempio la Fiat 1100, impostata stilisticamente a tre volumi e soltanto a due porte, lunga appena più di quattro metri, dalla buona abitabilità e di costituzione robusta.

Prestazioni

Non all'avanguardia il telaio a trave centrale e lo schema tecnico di base a trazione posteriore, mentre non convenzionali sono le sospensioni posteriori con balestra trasversale. Il motore è un affidabile 1.100 da 40 cavalli e dalle discrete prestazioni. Presto, questo quattro cilindri sarà affiancato da un 1.200, anche in variante bicarburatore da oltre 50 cavalli, destinata alla versione TS Touring Sport che si farà vedere con qualche risultato nelle competizioni internazionali. Niente di originale per quanto riguarda il cambio, a quattro marce con comando al volante e prima non sincronizzata, o l’impianto frenante a tamburi. Le doti del telaio permettono l’estensione della gamma alle wagon Combi, alle cabriolet Felicia disponibili anche con hard-top e a derivazioni commerciali.

Prezzi

Le qualità complessive, unite a costi competitivi (in Italia il listino parte da 895mila lire), fanno della Octavia una valida ambasciatrice dei prodotti dell’Est Europa, prolungandone la vita per un decennio e oltre 365mila unità costruite. Le berline lasceranno il posto alla nuova MB, lanciata nel 1964, mentre le wagon usciranno di scena nel 1971.

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