Europa, guerra ai monopattini elettrici.

Linda Capecci ·

Ormai in tutta Europa è guerra aperta contro i monopattini elettrici. In Francia è nata Apacauvi - l'associazione delle vittime degli e-scooter - che si appresta a lanciare una class action contro il municipio di Parigi. In Italia sono scattate nei giorni scorsi le prime sanzioni per l'uso improprio dei mezzi - in particolare sui marciapiedi. In Germania la polizia ha cominciato a fermare, multare e controllare il tasso alcolemico di quelli che li utilizzano.

Jean-René Albertin e Arnaud Kielbaza, i fondatori di Apacauvi - acronimo che significa associazione filantropica d'azione contro l'anarchia urbana vettore di inciviltà - il 12 agosto saranno ricevuti al Ministero dei trasporti francese, dalla consigliera incaricata della mobilità e presenteranno un reclamo contro il monopattino elettrico.

Condivisione sicura

Il servizio di condivisione di questi piccoli mezzi in modalità “free floating” - gli utenti prendono il monopattino, lo usano e lo lasciano dove vogliono in città – dovrebbe essere messo in sicurezza, secondo l’associazione. Gli operatori del campo dovrebbero avere l’obbligo di tenere un database dei propri clienti: al momento del pagamento con carta di credito questi ultimi dovrebbero trasmettere via smartphone una copia del proprio documento d'identità, in modo che si possa risalire ai responsabili di eventuali incidenti. Anche perché – questo è un altro problema - molti pagano con carte rubate e forniscono nomi falsi.

In attesa del decreto di settembre del governo francese, che vieterà ai monopattini di circolare sui marciapiedi, diverse città d’oltralpe tra cui Parigi e Marsiglia hanno anticipato i tempi, intervenendo con sanzioni e normative locali.

Questione etica

Ad Apacauvi però non basta, l’associazione punta il dito anche sull'impatto ambientale degli e-scooter. “I monopattini elettrici non sono affatto ecologici, hanno delle batterie al litio per le quali non esiste una filiera di riciclo - ha dichiarato Jean-René Albertin, la cui compagna è ancora convalescente dopo un incidente avvenuto a giugno - per non parlare delle politiche lavorative degli operatori nel campo dello sharing. Molte società sfruttano manodopera a basso prezzo, quella di coloro che recuperano i monopattini la sera per poi ricaricarli nella propria casa: appartamenti trasformati in parcheggi, persone che vivono in condizioni disumane pagate un tot per ogni pezzo recuperato”.

In Italia

Il decreto sulla sperimentazione dei veicoli per la micromobilità elettrica in Italia è ufficialmente entrato in vigore il 27 luglio, come ha dichiarato Michele Dell’Orco, sottosegretario a Infrastrutture e Trasporti.

La norma permette e regola la circolazione di questi piccoli mezzi. Stabilisce che monowheel e hoverboard possono transitare solo nelle aree pedonali e a velocità inferiore a 6 chilometri orari, Segwaymonopattini hanno il permesso di circolare anche su percorsi misti (pedonali e ciclabili), piste ciclabili e zone 30 ma in ogni caso non possono superare i 20 chilometri orari. I mezzi devono essere dotati di regolatore di velocità configurabile in funzione dei limiti previsti.

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