Aumentano i modelli di auto ibride sul mercato e sempre più marchi offrono tecnologie Full-Hybrid e Plug-in Hybrid. Cresce quindi la voglia di capire come funzionino i due sistemi e quale convenga scegliere se si vuole entrare nell’era dell’auto a elevato grado di elettrificazione.
Un motore elettrico per due
Queste tecnologie introducono entrambe a bordo un motore elettrico, accanto a quello a combustione interna solitamente a benzina, di potenza tale da poter muovere da fermo il veicolo in modalità emissioni zero allo scarico, cioè senza che il motore termico si accenda.
Nel caso di modelli full-hybrid non c’è bisogno di ricaricare le batterie dell’auto dall’esterno e l’autonomia in sola modalità elettrica è limitata, mentre nei plug-in hybrid ci sono batterie ricaricabili anche dalla presa elettrica o dalla colonnina e l’autonomia di marcia continuativa in modalità zero emissioni è molto più estesa.
Gli obiettivi
L’auto full-hybrid è finalizzata a utilizzare al meglio l’energia contenuta nel serbatoio e ad abbassare le emissioni allo scarico, senza variare in alcun modo le abitudini di utilizzo da parte degli automobilisti. Non ha bisogno di infrastrutture di ricarica e di cavi o prese esterne per ricaricare le batterie.
L’auto plug-in hybrid ha le stesse caratteristiche di una full-hybrid quando funziona come ibrida, ma può essere utilizzata quotidianamente come un’auto esclusivamente elettrica. Se si percorrono 30-40 chilometri al giorno e si ricarica la batteria di notte o al lavoro, l’auto va sempre ad elettricità.
Ma come funzionano esattamente, quali sono le differenze e quale conviene scegliere se si vuole passare all’ibrido? In questo video la spiegazione, i pro e i contro e le indicazioni per la scelta.
* Professore ordinario di Sistemi Energetici e direttore del CARe – Centro di Ricerca sull’auto e la sua evoluzione – Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma. Giornalista è protagonista del progetto www.fabioorecchini.it – Obiettivo Zero Emissioni.