A Roma il più grande magazzino ricambi della Toyota.

Andrea Cauli ·

Hai bisogno di uno specchietto retrovisore della Yaris o delle pasticche dei freni di una Auris, oppure una frizione completa del Rav 4 o il parabrezza della Prius? Nessun problema.

Nemmeno se la richiesta proviene da Aosta, Cagliari, Catanzaro, Lecce o Trieste, al massimo in 3 giorni il ricambio sarà disponibile presso l’officina: tutto merito dell’efficienza italiana del colosso nipponico.

Abbiamo visitato il più grande magazzino ricambi ed accessori della Toyota nel nostro Paese, si trova a Roma, in via Kiiciro Toyoda 2, presso la sede nazionale, sulla Magliana all’altezza dell’autostrada Roma-Fiumicino. Inaugurato nel 2002, si sviluppa su ben 7.300 metri quadrati, conta 44.000 articoli stoccati e i 21 operatori impegnati movimentano ogni giorno, mediamente, 32.000 pezzi.

All’ingresso della struttura colpisce immediatamente un display luminoso che segna (al momento della nostra visita) 1.410: sono i giorni senza incidenti sul lavoro. L’ultimo risale a oltre quattro anni fa, quando un operaio si è ferito con un taglierino.

Il 95,2% delle richieste pervenute da officine o concessionari viene evaso in 1 giorno (con un tempo medio di consegna pari a 19 ore), il 99% in 3 giorni. Il magazzino ha articoli di scorta per un totale di 11 giorni e 23 sono le rotazioni annuali.

I prodotti arrivano via treno e poi via tir dalla sede Toyota in Belgio, dove c’è il quartier generale europeo del colosso giapponese, che si sviluppa su 100.000 metri quadrati ed è il più grande d’Europa. Le richieste urgenti viaggiano su uno specifico automezzo e sono consegnate ogni mattina entro le ore 12,00. La prima spedizione della giornata giunge a destinazione alle 10,30, l’ultima parte da Roma alle 16,00 per arrivare il giorno successivo entro le 13,00.

Il gigante nipponico adotta un proprio principio aziendale volto al miglioramento continuo - il cosiddetto ‘Kaizen’ - che consente ad ogni componente di un team di ottimizzare le proprie modalità operative.

Tutti i lavoratori, cioè, sono costantemente sollecitati a ripensare alle varie fasi del processo produttivo e a presentare i suggerimenti per migliorare la qualità e l’efficienza.

In una apposita bacheca sono affisse le proposte di modifiche da parte dei dipendenti o le idee per migliorare il lavoro. Saranno poi analizzate, valutate ed eventualmente accolte ed adottate da parte di tutti i magazzini europei.

In Italia dal 2.000 ad oggi sono stati realizzati 248 magazzini più piccoli gestiti direttamente dai concessionari e supportati dalla sede centrale.

Questo magazzino Toyota non è stato automatizzato di proposito, in quando i manager giapponesi sono convinti che la produttività, così come la flessibilità, sono una diretta conseguenza delle persone. 

Per quanto riguarda la qualità e la sicurezza, ogni mattina vengono verificati ed analizzati gli errori riscontrati il giorno precedente (in maniera da intervenire e risolvere il più velocemente possibile). L’ultimo controllo avviene prima di effettuare la spedizione delle merci con ispezioni a campione direttamente sugli imballi posizionati nei camion.

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